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al testo di Gil
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Se la sera ha voci di assenze e lo sguardo non vede che il vuoto in gola si strozza il nome di un volto soffre il cuore l'esilio dell'amore e la felicità la lontananza degli esclusi. Allora non chiedermi se gli angeli abbiano scritto per me una canzone o se un'arpa abbia rotto il corpo alle ore che il silenzio innalzava a legni di croce; piuttosto ritrai la tua mano pietosa e lascia che la mia preghiera resti senza un dio che le presti ascolto. |
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